Uno dei disturbi più comuni nel mondo e, spesso, molto sottovalutato è quello dell’insonnia. Si tratta di una condizione umana che può provocare stress e molto disagio data la cattiva qualità del sonno.
Per superare questa situazione poco piacevole, molte persone sperimentano soluzioni a volte impensabili. Ad esempio è possibile che qualcuno decida di fissare l’orologio dalle ore doppie 22:22 fino alle 04:04, convinti che questo li aiuti a conciliare il sonno. Ma si tratta davvero del modo migliore per risolvere questo tipo di problema?
In questo articolo cercheremo di fare maggior chiarezza sul problema dell’insonnia, cercando di definire che cos’è, quali sono le cause e le possibili soluzioni di questo disturbo.
Iniziamo.
Insonnia: definizione e sintomi
Quando parliamo di insonnia facciamo riferimento ad un disturbo del sonno, ovvero ad una condizione che ne peggiora la qualità e crea difficoltà nell’addormentarsi. Tale situazione crea disagio in quanto porta a ripetuti risvegli notturni o alla diminuzione delle ore, oltre che della qualità, dedicata al dormire.
Soffrire di insonnia peggiora notevolmente la qualità di vita delle persone, poiché in mancanza di riposo anche il resto delle attività quotidiane vengono compromesse e le energie fisiche e mentali potrebbero venire meno. Chi ha questo tipo di problema, infatti, riscontra spesso durante la giornata deficit cognitivi, come l’assenza di attenzione, di concentrazione o della memoria.
Questo ci fa intuire, quanto questo disturbo non vada sottovalutato, ma attenzionato e risolto adeguatamente con le giuste soluzioni.
L’insonnia, inoltre, potrebbe essere associata a problemi di natura medica, come i disturbi di ipertensione o cardiaci, o a questioni di natura psicologica, come l’ansia o i disturbi dell’umore. È anche possibile che questa tipologia di disagio sia derivato da alcune cattive abitudini comportamentali, come l’eccessiva assunzione di caffeina o lo sforzarsi di non riuscire ad addormentarsi.
Ma quali sono i sintomi che indicano quando una persona soffre di insonnia?
Intanto è bene chiarire che per essere definita tale il periodo del disturbo deve perdurare almeno per tre mesi, in caso contrario, ovvero per periodi più brevi, si parlerà semplicemente di disturbo acuto del sonno.
Ritornando ai sintomi dell’insonnia questi sono: disturbo dell’umore, difficoltà di concentrazione (come detto poco sopra), ma anche astenia, ovvero senso di debolezza generale e affaticamento, malessere generale, sonnolenza diurna, cefalea, disturbi gastro-intestinali, preoccupazione persistente nei confronti dell’insonnia. Si tratta di tutta una serie di fattori che possono peggiorare notevolmente la vita delle persone che soffrono di questa patologia e per questo va assolutamente attenzionata.
Le cause e le soluzioni per l’insonnia
Adesso che abbiamo visto che cos’è l’insonnia e quali sono i suoi principali sintomi è bene capire quali sono le cause che possono generare questo disturbo e se esistono e si possono attuare soluzioni per la risoluzione di questo problema.
Le cause che generano il disturbo del sonno non sono del tutto chiare, ma si pensa comunque che i fattori che stiano alla base della sua manifestazione possano essere di diversa natura. Tra questi rientrano quelli genetici, ovvero ereditari. Alcuni studi hanno infatti dimostrato che circa il 30% delle persone che soffre di insonnia ha all’interno della sua famiglia qualcuno che soffre dello stesso disturbo.
Ma ci sono anche fattori comportamentali che possono favorire questo tipo di problema, alcuni di questi, come l’eccessiva preoccupazione del non riuscire a dormire, li abbiamo visti poco sopra, ma altri possono essere: fare sonnellini pomeridiani, passare molto tempo a letto o utilizzare dispositivi elettronici prima di addormentarsi.
Per quanto riguarda quelli di natura emotiva possiamo dire che rientrano tra questi lo stress, preoccupazione per alcune situazioni che si sono manifestate, l’esistenza di alcuni avvenimenti avversi. A questi si collegano anche i fattori cognitivi determinanti dell’insonnia, come il rimuginare continuamente su determinate situazioni oppure la preoccupazione eccessiva determinata dalla difficoltà di prendere sonno.
Ma esistono delle soluzioni a questo tipo di problema?
Certo che sì, ma bisogna innanzitutto aver diagnosticato la malattia e aver compreso il suo livello di gravità, in quanto esistono terapie diverse a seconda della tipologia di insonnia di cui si è affetti.
Tra le soluzioni più diffuse ci sono le terapie farmacologiche, anche se prima di intraprendere questo tipo di percorso è consigliabile seguire degli accorgimenti che aiutino a favorire il sonno e a migliorarne la qualità.
Ad esempio potrebbe essere una buona soluzione coricarsi e svegliarsi sempre alla stessa ora ogni giorno, anche nel fine settimana; evitare di guardare la televisione o il telefono prima di addormentarsi, ridurre l’uso di nicotina e l’assunzione di caffeina e fare esercizio fisico poche ore prima di andare a dormire.
Se, però, il problema diventa cronico e le soluzioni sopra citate non sembrano ottenere risultati, si passerà alle terapie farmacologiche e all’acquisto di prodotti, come la melatonina, che favoriscano la conciliazione del sonno.
Se dalla diagnosi del disturbo è invece emerso che si tratta di un problema derivante da un eccessivo stress e da forme di depressione, allora si deciderà di somministrare al paziente degli antidepressivi che lo aiutino a dormire, a rilassarsi e migliorare la qualità del suo sonno.
Come visto l’insonnia è un tipo di disturbo che non va per nulla sottovalutato. È bene sempre rivolgersi ad un medico, dato che da figura esperta riuscirà a fare una diagnosi dettagliata del vostro problema e a consigliarvi la terapia più adatta alla vostra situazione.