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Neonati: cosa sognano?

Cosa sognano i neonati

Il tuo bambino si è appena addormentato. È così calmo, sembra così sereno. E poi inizia a sorridere, si fa anche ridere. Impossibile non guardarlo, ed è anche impossibile non chiedersi: sogna davvero? Sì, i neonati sognano anche se in maniera differente dagli adulti. Sei curioso di conoscere il significato dei sogni di un neonato?

Guardare il proprio bambino dormire è uno dei più grandi piaceri della vita. Si possono ammirare tantissime espressioni sul loro volto, da un sorriso ai piccoli e teneri versi. Ma cosa sognano?

Fino ai quattro mesi, i bambini hanno due fasi del sonno: la fase REM con movimenti oculari rapidi, e la fase non REM. In questa fase, diciamo che quello che fanno i piccoli è ricaricare le batterie che hanno esaurito durante i periodi in cui sono stati svegli.

Invece, dall’età di 4 mesi, il loro sonno diventa simile a quello degli adulti, includendo da questo momento in poi una fase di sonno leggero. Ed è da questo momento che iniziano ad avere risvegli durante la notte, oppure si svegliano ad ogni minimo rumore o movimento.

Ma a quale età iniziano a sognare? E che cosa sognano?

I neonati sognano?

Per capire quale può essere il sogno dei neonati, è prima di tutto importante capire quale sia il funzionamento dell’attività onirica negli adulti.

Si tratta di una vera e propria tempesta di onde elettriche. Ed è proprio questo ciò che sono i sogni, che vanno a “infilarsi” e a percorrere i circuiti nervosi del nostro cervello. Non sempre ricordiamo i sogni fatti nel corso delle ore di sonno. Si stima che siano almeno cinque le fasi di sogno che si avvicendano l’una all’altra, quando ci addormentiamo, ognuna delle quali dura in media 15 o 20 minuti.

Il cervello dunque resta in attività, al contrario del nostro corpo. In questa fase di sogno, chiamata fase REM (Rapid Eye Movements) gli occhi si muovono in maniera rapida e il cervello sogna.

Anche i bambini e i neonati sognano e sperimentano fasi del sonno che sono più leggere, profonde o in fase REM. A differenza degli adulti, però, i bambini in fase REM continuano  muoversi. Per questo motivo ai genitori appare una situazione strana, insolita e diventano apprensivi. I neonati infatti continuano a muoversi, ad agitare le mani, talvolta aprono gli occhi e li richiudono ma possono anche piangere, emettere suoni, arrossire, o sorridere.

Cosa dice la scienza

Immaginare cosa potrebbe sognare un  bambino risulta molto difficile, ed è per questo che ci viene in soccorso la scienza. Infatti, se gli adulti sognano immagini, luoghi e facce che hanno visto e conosciuto da svegli, per i bambini che non hanno ancora vissuto esperienze questo risulterebbe difficile.

Sono stati condotti degli studi da alcuni esperti neuroscienziati per rispondere a questi interrogativi. Secondo gli esperti i neonati sognano sensazioni. Un groviglio di emozioni che, proprio grazie al sogno, si fissa nella mente del bambino e lo aiuta non solo a comprendere la realtà ma anche a riordinarla.

In questa fase, infatti, pare che il bambino riconosca già la voce della mamma, la sua pelle, ma anche la sensazione di gioia o di agitazione.

Il sogno nei neonati ha uno scopo ben preciso: aiutarli a fissare immagini, suoni e sensazioni, oltre alla memoria linguistica. Proprio per questo i neonati sognano tanto, permettendo così al cervello di fare ordine, registrando le sensazioni, le immagini e i suoi che ha vissuto durante la veglia. Si tratta, quindi, di una fase indispensabile per lo sviluppo e per l’apprendimento.

Ma ciò che preoccupa i genitori è quando il bambino inizia a piangere nel sonno. Sono incubi? Potrebbe, ma ciò può accadere solamente dai 18 mesi in poi.